Il panorama legislativo italiano

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vedi anche “Manuale di Tuina fondamenti e strategie di trattamento” di Crespi, Ercoli, Marino a cura di Paolo Ercoli. Edizioni CEA Casa Editrice Ambrosiana

Il panorama legislativo
In Cina il tuina è praticato insieme all’agopuntura negli ospedali. In Italia, vista l’attuale restrittiva situazione legislativa, l’uso del tuina è fortemente subordinato alla formazione dell’operatore. Alcuni medici che hanno avuto modo di studiare agopuntura conoscono il tuina e spesso lo praticano, ovviamente senza nessuna restrizione; molti fisioterapisti si sono avvicinati al tuina e ne apprezzano le tecniche ed i risultati e riescono ad utilizzare pienamente questa tecnica nel loro lavoro, anche se molto spesso ne integrano pienamente solo la manualità; un numero sempre maggiore di appassionati di cultura e medicina energetica cinese frequentano corsi (in genere biennali o triennali) di tuina ma devono limitare la loro pratica alle persone sane e non a scopo terapeutico per via dei limiti imposti dalla nostra legislazione, a cominciare dall’abuso della professione medica (art.348 del codice penale), a tale proposito si può leggere l’articolo su www.dirittosuweb.com cercando tuina nel motore di ricerca interno; vi invito a confrontare la definizione del profilo professionale esposto nello stesso con quella proposta da OTTO, nonchè i richiami sul codice deontologico e sulla necessità all’appartenenza ad una associazione professionale. In altri stati in Europa (ulteriori informazioni sul sito dell’Associazione professionale di operatori tuina OTTO) la pratica è libera.

Di seguito alcuni estratti dal Codice Deontologico di OTTO, per i testi completi visitare il sito.

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Norme per l’attività previste dal nostro codice deontologico
Questi esempi dovrebbero bastare a far comprendere la necessità di quanto il nostro c.d. prescrive, in particolare:
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong non prescrive farmaci né interviene sulle prescrizioni mediche.
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong si asterrà sempre dal formulare diagnosi mediche o utilizzare termini ambigui che possano suonare al cliente come tali; inoltre si asterrà dal giudicare o criticare percorsi e comportamenti di medici o dal criticare la metodologia operativa della Medicina accademica o dal sottolineare la possibile tossicità di farmaci, onde evitare di ingenerare nel cliente perniciosa sfiducia nel proprio medico o nella capacità curativa di farmaci.

Ricordiamo la definizione di Tuina e Qigong nel nostro statuto:
Tuina e Qigong si fondano su una filosofia organicista che considera l’essere umano:
– nella sua integrità, senza separazioni fra corpo, psiche e spirito;
– nella sua identità, con attenzione alla sua realtà soggettiva;
– nel suo mistero, con riferimento al suo rapporto con la dimensione trascendente e prenatale (xian tian);
– nella sua interdipendenza dal mondo naturale, come espressa nei classici della medicina cinese;
– nella sua capacità di relazione ed adattamento all’ambiente naturale e sociale;
Si tratta di discipline complesse, poiché hanno per oggetto l’uomo nella sua complessità, ed al tempo stesso semplici poiché il loro scopo è quello di coadiuvare i processi naturali e spontanei della salute attraverso un’azione mirata ad incrementare la funzionalità dei macrosistemi psicofisici di regolazione e rigenerazione riconosciuti dalla tradizione cinese; nello specifico:
– dinamica Yin-Yang;
– rete di canali o meridiani e suoi punti attivi;
– relazione fra fulcri dell’attività vitale psicometabolica come espressa dal sistema degli Zang-Fu;
– circolazione e microcircolazione di Qi, Sangue e liquidi.
– relazione armonica fra sostrato (Jing) energia (Qi) e spirito (Shen);
– implementazione, espressione e relazione armonica dell’individualità fisioenergetica (Ming) e dell’identità personale (Xing)

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“L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong esercitano liberamente la propria professione per promuovere e mantenere la salute, per migliorare la vita dei propri clienti, senza distinzioni di sesso, razza, religione o convinzioni politiche, con competenza, buon senso, responsabilità e prudenza. “

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Rapporto con i clienti
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong ricerca sempre se opportuno la collaborazione con il medico curante attraverso lo scambio d’informazioni, nel rispetto della privacy e della volontà di quest’ultimo/a. Incoraggerà sempre il cliente a sottoporsi ad accertamenti medici che possano oggettivamente stabilire lo stato della propria condizione.
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong mantiene sempre il massimo livello d’igiene personale, del luogo e degli strumenti di lavoro.
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong agisce sempre nel pieno rispetto della sensibilità e del pudore del/della cliente evitando in ogni modo di procurargli/le imbarazzo.
Ove possibile e secondo le proprie condizioni economiche, presta la propria opera gratuitamente a persone realmente bisognose.
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong è tenuto/a al massimo riserbo su qualsiasi informazione riguardante i propri clienti e può comunicare le proprie esperienze ai colleghi solo in forma rigorosamente anonima.
L’operatore/trice Tuina e tecniche complementari e/o Qigong agisce in maniera da stimolare l’autotutela della salute del/della cliente, cercando di non creare forme di dipendenza. A tal fine può insegnare esercizi coadiuvanti, automassaggi e i semplici esercizi Qigong che ha appreso nel proprio iter formativo, limitatamente al contesto dei propri clienti e solo come tecniche ausiliarie al proprio trattamento. L’insegnamento del Qigong come tecnica a sé stante è riservato agli insegnanti Qigong.

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Scopri chi è Paolo Ercoli

paolo ercoli

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